La storia
…quel giorno (13 giugno 1231) all’ora di pranzo il Santo, che si trovava a Camposampiero per un periodo di riposo, fu colto da grave malore.
Resosi conto che gli restava poco da vivere, chiese di poter ritornare a Padova.
Le sue condizioni erano talmente gravi che si dovette adagiarlo su un carro agricolo trainato da buoi. Così, dopo un lungo ed estenuante viaggio durato molte ore sotto il sole cocente, seguendo l’antico percorso dell’Aurelia, verso sera giunse nei pressi dell’Arcella ormai moribondo.
Considerate le condizioni, frate Vinoto convinse il Santo e gli altri che lo accompagnavano a non proseguire oltre, ma a sostare nel convento della Cella. Così il carro deviò verso l’antico monastero.
Il Palio di Sant’Antonin
Regolamento della gara
Il Palio inizia con la corsa con gli stendardi : ci saranno 4 ragazze ,una per rione, che si sfideranno nella corsa con gli stendardi.
Il percorso della corsa con gli stendardi partirà dal portone della casa di quartiere per arrivare davanti alla chiesa.
Ciascuna ragazza dovrà impugnare con entrambe le mani il proprio stendardo ed effettuare il percorso correndo con le braccia tese.
La classifica di questa corsa determinerà le due batterie semifinaliste della corsa coi carri.
La corsa coi carri sarà su un percorso rettilineo con due boe intorno alle quali verrà fatta l’inversione ,in tutto verranno percorsi 4 segmenti con partenza e arrivo di fronte alla chiesa.
Ogni squadra dovrà rispettare la propria corsia senza invadere la corsia avversaria.
I vincitori delle 2 batterie si scontreranno per la finale.
Nella corsa della finale ,appena il carro sarà arrivato alla linea d’arrivo, uno dei 3 concorrenti prenderà la sagoma di Sant’ Antonio che si trova all’interno di ciascun carro e la porterà alla ragazza del proprio rione. La concorrente la dovrà attaccare nella postazione corrispondente al colore del rione di appartenenza, situata sul campanile.
Vincerà la squadra che per prima attaccherà la sagoma al campanile.